Cari amici, oggi vorrei parlarvi di una nuova strategia poco invasiva per curare le vene varicose, la strategia CHIVA, definizione che deriva da un acronimo francese che sta per Cura Emodinamica della Insufficienza Venosa Ambulatoriale. Questo metodo è poco diffuso in Italia, richiede un lungo periodo di training ed uno studio molto approfondito della dinamica venosa e comporta la personalizzazione di ogni singolo intervento. Esso consiste nel curare le Varici conservandone le safene e la loro funzione di drenaggio del sangue della gamba. Questa strategia innovativa chirurgica poco invasiva può essere attuata in ambulatorio, con anestesia locale, mediante piccoli tagli mirati (2-20 mm) quindi con scarsa invasività e maggiore riguardo all’ estetica. Il metodo consiste quindi nell’intervenire solo sui punti di fuga lasciando quindi le varici in sede, senza asportarle.. Queste, con la riduzione della pressione da reflusso, si riducono di calibro, mantenendo le loro funzioni e riducendo così la probabilità di recidive in futuro.
L’intervento è pressoché indolore e già subito dopo l’intervento il paziente è invitato a camminare e nei giorni successivi può svolgere le normali attività quotidiane. Sicuramente rappresenta un approccio migliore per i pazienti, sopratutto donne, che a volte rinunciano a curarsi in maniera definitiva perchè vedono l'intervento chirurgico tradizionale come un deterrente.
In Italia, uno dei migliori esperti del metodo CHIVA è sicuramente il Dr. Stefano Martelli. Il professionista si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1981 e si è specializzato con Lode in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Siena nel 1986. E’ stato dirigente di primo livello del U.O. di chirurgia dell’ospedale di Prato e da molti anni insegna in qualità di esperto di Flebologia presso il FORMAS (Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria della Regione Toscana), tenendosi sempre aggiornato con corsi di perfezionamento in flebologia sia in Italia che all’estero. Il Dr. Martelli è uno dei migliori conoscitori di questo metodo innovativo che vi permetterà di curare le varici senza interventi chirurgici invasivi e soprattutto conservando il vostro patrimonio safenico anche per un eventuale bypass aorto coronarico .
Per visite e consulti con il Dr. Stefano Martelli potete visitare il suo sito.
L’intervento è pressoché indolore e già subito dopo l’intervento il paziente è invitato a camminare e nei giorni successivi può svolgere le normali attività quotidiane. Sicuramente rappresenta un approccio migliore per i pazienti, sopratutto donne, che a volte rinunciano a curarsi in maniera definitiva perchè vedono l'intervento chirurgico tradizionale come un deterrente.
In Italia, uno dei migliori esperti del metodo CHIVA è sicuramente il Dr. Stefano Martelli. Il professionista si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1981 e si è specializzato con Lode in Chirurgia Generale presso l’Università degli Studi di Siena nel 1986. E’ stato dirigente di primo livello del U.O. di chirurgia dell’ospedale di Prato e da molti anni insegna in qualità di esperto di Flebologia presso il FORMAS (Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria della Regione Toscana), tenendosi sempre aggiornato con corsi di perfezionamento in flebologia sia in Italia che all’estero. Il Dr. Martelli è uno dei migliori conoscitori di questo metodo innovativo che vi permetterà di curare le varici senza interventi chirurgici invasivi e soprattutto conservando il vostro patrimonio safenico anche per un eventuale bypass aorto coronarico .
Per visite e consulti con il Dr. Stefano Martelli potete visitare il suo sito.
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